Il progetto “Un albero per il futuro” secondaria Offagna
Il progetto “Un albero per il futuro”, con la Forestale, alla Scuola Secondaria di Primo Grado “Caio Giulio Cesare” di Offagna
Mercoledì 28 febbraio è stata una giornata particolare per gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado di Offagna.
Infatti, gli studenti hanno accolto un nucleo dei Carabinieri forestali, in missione speciale: la consegna e la messa a dimora di cinque piante che arricchiscono la food forest di Offagna, ovvero l’aula verde che si trova a poche centinaia di metri dalla sede della scuola.
Prima di andare sul campo, gli studenti hanno assistito a una interessante lezione sull’importanza degli alberi. Guidati dai Carabinieri, i ragazzi hanno raccontato tutto ciò che sanno sugli alberi e sui loro preziosi doni: ombra, riparo, terreno più stabile, frutta, asilo per uccelli e piccoli animali e soprattutto produzione di ossigeno.
Successivamente, armati di vanghe, palette, guanti da giardinaggio e taniche d’acqua, i ragazzi hanno trovato una adeguata dimora per tre corbezzoli e due ginestre, piante perfette per la zona in cui viviamo.
Gli studenti hanno ragionato sull’espressione “mettere a dimora”: giustamente hanno pensato che dimora significa casa e infatti il terreno è proprio la casa delle nuove piante. Ecco perché l’operazione di ricerca del posto giusto ha richiesto un po’ di tempo: tutti volevano essere certi di trovare la giusta casa per le piante.
I Carabinieri della Forestale hanno anche parlato di biodiversità e sottolineato l’importanza di tutte le piante. Con questo progetto, che si chiama “Un albero per futuro”, i Carabinieri donano piante alle scuole. Tra le varie piante donate nel corso di questa iniziativa, ce n’è una davvero speciale: l’albero di Giovanni Falcone. I botanici hanno prelevato e duplicato alcune talee prendendole direttamente dal Ficus che si trova nei pressi della casa in cui il magistrato viveva a Palermo. Ne hanno fatto delle piantine e poi hanno deciso di donarle alle scuole. Si tratta di un modo molto concreto per ricordare che il giudice Giovanni Falcone è un simbolo di resistenza contro le mafie, ma anche per ribadire quanto siano importanti gli alberi nel contrastare i cambiamenti climatici.
I ragazzi hanno anche scoperto che esiste una divisione speciale dei Carabinieri che si occupa in modo specifico dell’ambiente e della sua salvaguardia e lottano contro i crimini ambientali.
Infine, una volta messe a dimora le nuove piante dell’aula verde, tutti hanno contribuito a cercare dei nomi adatti; ecco i risultati: i corbezzoli si chiamano Caio, Giulio e Cesare, mentre le ginestre sono Ginevra e Loretta.